di William Dollace
Sarah Pannell è una fotografa freelance australiana.
I suoi scatti, detersi e precisi, illuminanti nella loro depressiva chiarezza, ritraggono un mondo in cui anche la manopola del rumore bianco è stata ridotta all’OFF.
Gli spazi vengono delineati da altri spazi interni, seconde cornici che diventano un modo plurimo di circoscrivere lo spazio e dargli profondità, per scavarne la superficie silenziata.
Vi sono oggetti inanimati, monoliti inermi e feticci del capitalismo, slanci di liberazione e fuga, cose soprattutto, così come stanno, rivelate alla luce come se nate in quel momento e solo in quel momento scoperte.
La presenza dell’assenza è assordante. Vi è l’attesa, l’attesa dell’attraversamento di un corpo, di un’automobile, la tensione che deriva dalla possibilità.
Sono mondi silenziosi, che tuttavia, contengono una promessa.
Il sito web di Sarah.