Author: Redazione

Cent’anni di Jerome Bruner

Il prossimo 1 Ottobre Jerome Bruner compierà 100 anni. Psicologo e docente presso le più prestigiose università statunitensi, ha sviluppato numerosi contributi nel campo della psicologia cognitiva. La sua opera più famosa, che ha sancito la nascita di nuove teorie che si sono affiancate a quelle di Piaget e Vygotskij, è La mente a più dimensioni(Laterza, traduzione di Rodolfo Rini). Durante i suoi studi ha avuto diverse occasioni attraverso le quali non ha mancato di esporre il suo punto di vista sugli argomenti più disparati tra loro, divenendo a sua volta una voce autorevole all’interno del panorama culturale americano. È stato invitato a tenere lezioni per tutto il mondo. Anche in Italia — Bologna tra le prime ad ospitarlo — ha contato sull’adesione alla sua opera di Umberto Eco e di tutto il mondo accademico che tanto fa storcere il muso a molti — me per primo. Leggendo la sua lunga bibliografia, in La fabbrica delle storie (Laterza, traduzione di Mario Carpitella) Bruner si è espresso anche in merito alla questione che vede al centro del dibattito mondiale il ruolo della narrativa nella nostra …

L’America di Lise Sarfati

Siamo abituati a ritenere il viaggio come mera dislocazione fisica. Si salta in auto, si aspetta un treno, si prende un volo — possibilmente senza troppi scali –, diretti verso la meta che più preferiamo. Programmiamo ogni singola fermata: una visita lì, in quel posto famosissimo, ritrovo di tanti altri che prima di noi hanno osannato il valore monumentale. «Visto che ci siamo, potremmo fare un giro in quell’altro posto magico» potrebbe aggiungere qualcun altro. Prima della partenza ci segniamo le varie tappe da rispettare. Più le segniamo e più la scoperta si annienta. Ci prefiggiamo ogni singola fermata senza mettere in conto la particolarità che un minimo dettaglio sul posto ci può trasmettere. Dobbiamo rispettare i piani, altrimenti saremo in ritardo. In questo modo, anche quella che riteniamo un’occasione di svago, relax, e ricerca interiore, assume i tempi e le sembianze che popolano tutti i luoghi di lavoro. È l’eterna corsa all’efficienza, bellezza! Il viaggio si trasforma in un calvario, altro che «vado finalmente ad immergermi in un paradiso fatto di sabbia bianca e mare cristallino.» …

Tutti mentono, tutti fingono

Sono innumerevoli gli episodi in cui la menzogna si manifesta. Viene fuori tutto il suo potere, capace di decidere le sorti della realtà che ci circonda e falsarla all’ennesima potenza. Sulla menzogna si sono fondate intere generazioni di popoli avvolti da uno stato di perenne angoscia, fino a decretare la nascita di credi religiosi che oggi arrivano ad influenzare il mondo intero. Rincorrere la menzogna è ormai una consuetudine. Per capirlo basta chiedere in giro il motivo per cui si compiono determinate azioni. Nella maggior parte dei casi la risposta sarà sempre la stessa: «perché è così che ci si comporta» oppure «perché è così che va fatto». Nessuno sarà in grado di argomentare sulle motivazioni che spingono una persona ad assumere atteggiamenti che tranquillamente possono essere messi in discussione di fronte alle più innocenti ovvietà di questi giorni. Ecco allora che il potere della menzogna si manifesta in tutto il suo splendore. Nasce dalla negazione per poi vivere in completa sicurezza nella verità apparente. Così la realtà assume vesti impossibili da decifrare ad occhio …

Quando il fotografo si fotografa

Vi siete mai trovati davanti allo stereotipo del fotografo che non si mostra mai? Sì, quello in cui l’artista è solo dietro il mirino della sua macchina fotografica. Di recente nei vari contenitori di immagini sul web si assiste a un fenomeno contrario: il fotografo ritrae sé stesso. La maggior parte delle volte è una questione di narcisismo, ma ci sono casi in cui chi si fotografa non è solo un semplice amatore della fotografia che vuole mostrare ai suoi amici le sue gambe al mare o sé stesso in compagnia di altre persone per esibire la propria vita reale in rete. Chiariamo alcuni aspetti, andando nello specifico di un genere fotografico molto particolare. Nella ritrattistica si vuole catturare l’istante preciso in cui l’espressione di chi viene fotografato non si ripeterà mai più. Ciò che viene immortalato è un momento esatto nella vita di qualcuno. Ora, lasciando da parte lo sdoganatissimo e odiosissimo selfie, anche nella fotografia internazionale ci sono esempi di artisti che hanno scelto sé stessi come modelli. Prima fra tutte Cindy Sherman, fotografa statunitense famosa per Untitled …

Prendila così: il declino di un’attrice qualunque

Dietro a Prendila così di Joan Didion (Il Saggiatore, traduzione di Adriana Dell’Orto, 2014) aleggia lo spettro della discesa repentina verso l’oblio che accomuna tutti coloro che hanno fallito nella grande impresa dello star system hollywoodiano. Inoltre, ad aumentare il tiro della sconfitta, c’è tutta una serie di particolari che ruotano come satelliti impazziti attorno la vita della protagonista. Maria Wyeth ha al suo attivo ben due film. Il suo attuale marito è Carter, un produttore cinematografico abbastanza famoso che non perde tempo in unitili giri di parole pur di tirarla fuori dalla situazione precaria in cui si è cacciata. La loro figlia Kate è rinchiusa in una struttura psichiatrica, soggetta alle peggiori “cure” che a quel tempo si somministravano ai pazienti affetti da problemi psichici. Non parlo di Kate con nessuno, qui. Nel posto dove si trova Kate le piazzano elettrodi sulla testa e aghi nella spina dorsale e cercano di scoprire cos’è che è andato storto. (Pag. 8) Il rimanere vittima del successo, e di una vita condotta sul filo del rasoio, portano la stessa Maria ad …

I fumetti sono roba da bambini?

In Italia c’è la convinzione diffusa che i fumetti siano roba da bambini. Molto probabilmente è il disegno che inganna, infatti le cose non stanno proprio così se riflettiamo più attentamente sui contenuti. Prendiamo come riferimento un fumetto classico: I Peanuts. Charles M. Schulz (1922–2000) Storia breve: I Peanuts sono un gruppo di personaggi usciti dalla matita di Charles Monroe Schultz, fumettista statunitense che ogni giorno per cinquant’anni (dal 1950 al 2000) ha pubblicato una striscia quotidiana. Riferito in questi termini può apparire banale e approssimativo, eppure proprio nell’approssimazione sta il concetto di base di questo fumetto. Infatti “Peanuts”, noccioline, sta a indicare proprio le piccole cose, le sciocchezze. Insomma, questo gruppo di bambini capitanato da Charlie Brown si ritrova a vivere la quotidianità illustrata nelle strip. Se ci rifacciamo a un’interpretazione semplicistica, allora le storie di Schultz possono anche sembrare divertenti, ma la semplicità è per chi non vuole andarsi a cacciare nella profondità e a noi non sta bene. Stando a un’analisi dettagliata dei personaggi che compongono il gruppetto di bambini giungiamo a conclusioni diverse. Charlie Brown, …

Rosa Shocking: il mix comico e bizzarro di Adam Levin

Giunto al temine della lettura di questa interessantissima raccolta di racconti, ho cercato di comprendere se al suo interno ci fosse o meno un unico filo conduttore che tiene unite le storie che si susseguono. Poi ho compreso che la chiave interpretativa di Rosa Shocking (Edizioni Clichy, traduzione di Sara Reggiani, 2015) di Adam Levin sta proprio nell’uso quotidiano che facciamo delle parole. Tutti i racconti giocano, senza alcun contrasto, tra i significati di ogni singola espressione su cui magari siamo abituati a sorvolare. Le tematiche narrate vertono su gran parte dei tratti della società contemporanea in cui viviamo. Incomprensioni familiari, omosessualità, morte e sfighe colossali sono le prime che mi passano per la mente. Levin è una delle voci emergenti del panorama letterario statunitense. Il suo romanzo d’esordio è The Instructions (2010), ancora inedito nel nostro paese. Ha seguito i corsi di scrittura creativa presso la Syracuse University — tra i cui docenti figurava un certo George Saunders — nonché fucina di alcuni scrittori di un certo rilievo — tra gli allievi degli anni precedenti spicca il nome di McInerney, mentre tra i docenti …

L’ossessione di Pincherle

Per una quantità di motivi, certamente non ultimo quello che sono un uomo di lettere, non amo la vita pubblica. Intanto, non mi piace il potere, né piccolo né grande, almeno per me, il gioco non vale la candela. E poi, l’artista, per sua natura, non è fatto per fare politica. L’arte, anche quella dell’artista più modesto, vuole la ricerca dell’assoluto: la politica, anche quella dell’uomo politico di genio, la ricerca del possibile, del relativo, del contingente. Dagli uomini politici che cercano l’assoluto, bisogna guardarsi: Hitler cercava l’assoluto, Stalin cercava l’assoluto. Parto da questa citazione di Moravia, presente ne L’inverno nucleare (Bompiani, 2000), ampia raccolta di saggi, interviste e articoli riguardanti le armi nucleari, e portata avanti tra il 1982 e il 1985. La sezione precisa in cui ho ritrovato, sottolineato ed apprezzato questo pensiero è qualcosa di per se originale: un’intervista che il Moravia scrittore rivolge al Moravia candidato al Parlamento Europeo. Null’altro che un guardarsi allo specchio e il riconoscere i motivi della sua ossessione per il nucleare, che lo spingono a candidarsi come rappresentante …

«Hanno suonato?» ovvero l’ansia da consegna

Quando sento le storie che riguardano i tempi di attesa di tale negozio del mio paese, rimango estraneo. In fin dei conti, data la mia età, non ho poi provato così tanto cosa vuol dire passare e ripassare dal commerciante di fiducia a chiedergli dove si trovava in quel momento la merce che gli avevo fatto ordinare per conto mio. Non sono poi così tanto giovane: all’entrata in vigore della moneta unica avevo 11 anni. Qualche videogame l’ho atteso anche io, ma non con quel sentimento che accomuna gran parte delle persone nate prima di me. Mi sono trovato dinanzi al boom della rete senza fare nessun sforzo enorme. Insomma, quando ordino le mie cose (sempre attraverso il World Wide Web) ormai ho tutto a portata di mano. Conosco il corriere, il luogo di partenza, l’ora in cui ha lasciato il magazzino, l’ora in cui l’ha preso in consegna il suo collega, il numero delle soste del mezzo di trasporto, e via discorrendo. Vivendo in provincia questa è ormai una prassi con cui ho sempre …