Intervista: Leila e l’inverno onirico di “Blu”
Leila Bahlouri è nata a Roma ma ha origini persiane. Il padre è di Mashhad, città del nord al confine con l’Afghanistan, dove di tanto in tanto va a trascorrere il tempo in famiglia, o si muove in esplorazione per il paese. Dice di conservare poco di quella cultura nel quotidiano, sebbene la sua anima sia poco italiana e la poesia iraniana influenzi la sua scrittura. Vive un senso di alienazione costante. Ho scavalcato per perdermi Oltre il giardino, Ma non c’è niente da prendere Solo un respiro. Ciao Leila, è un piacere intervistarti. Quando è iniziato il tuo percorso? Ciao Ilaria, innanzitutto grazie. Il mio percorso è iniziato nel 2016, quando con Federico Leo ho iniziato a scrivere e suonare brani in italiano. Li abbiamo poi pubblicati, messo su una band e partiti per un tour di due anni. Parlaci del nuovo singolo Blu: com’è nato? Come lo descriveresti in tre parole? Blu è il primo di una raccolta di brani dedicati alla natura: i suoni del bosco, la lentezza nel fare le …