Author: Valentina Rinaldi

Stasi, il momento perfetto di Tales from the Loop.

*** attenzione, può contenere discrete tracce di spoiler *** Tales from the Loop è una produzione originale Amazon disponibile su Prime Video. Ispirata alle illustrazioni futuristiche dell’artista svedese Simon Stålenhag, attraverso storie (anche) fantastiche, la serie tv indaga i sentimenti, le fragilità umane in modo pittorico, ne sfuma i contorni, esalta colori, giocando con la luce che si infrange sulla tela rivelando dettagli in modo morbido e drammatico al contempo. Una serie antologica che sovverte gli schemi narrativi a cui siamo da tempo abituati (e dipendenti, binge watchers che non siamo altro!) fatta di racconti romantici, malinconici e – soprattutto – autoconclusivi, che piombano sullo schermo di casa i primi giorni della fase due, quando la vita qui sembra ripartire. Uno in particolare, Stasi. That moment Quell’istante. Quella meravigliosa sensazione di eccitazione. Perché fugge sempre via? Anche quando sai che è un momento speciale, finisce comunque. Perché non possiamo vivere sempre quel momento? Quella sensazione? Perché non può durare per sempre come vorremmo? Sulle note di “The dark end of the streets” di James Carr, …

Parole, opere e mai omissioni – Lettere (poco) ordinarie di Enrico Pantani.

Enrico Pantani è un artista, un illustratore, uno che per caso si laurea nel 2002 in Storia del Teatro francese. Parallelamente inizia a dipingere e disegnare, ad appuntare storie su piccoli blocchetti neri. Lavora per anni chiuso nel suo studio, poi (sempre per caso) inizia ad esporre i suoi lavori in Italia e all’estero. Vive e lavora a Pomarance, un piccolo paese in provincia di Pisa.  Lo seguo da tempo sui social, lui coi suoi disegnetti a cazzo (cit.), estremi, i personaggi surreali, le scritte irriverenti. Un flusso creativo continuo dallo stile – forse – indefinibile ma inequivocabilmente riconoscibile. È difficile, infatti, descrivere quello che esce dalla mente e dalle mani di questo eclettico artista dallo sguardo truce e il pensiero veloce che ogni giorno lascia un segno. Una parola. Un disegno. Su fogli sparsi, quaderni, taccuini e timbrini, shopper e spillette. Piccoli capolavori spiazzanti che sono lì così, nati per Caso, e allora penso che questo Caso è davvero fortunato se in suo nome certa brava gente come il Pantani riesce a creare tutto questo mondo stra-ordinario. …

L’anteprima di una Milano che volevamo proprio vedere

boy

Chiara Battistini ha scritto e diretto “Milano come non l’avete mai vista”, il film a cura di Art + Vibes che racconta il primo anno di Perimetro che, più che un (community) magazine, è un movimento fotografico in continua evoluzione: si espande, cresce, coinvolgendo persone e contaminando mondi artistici e sociali differenti. Alcune storie colpiscono, rimangono impresse più di altre. Tra le duecento pubblicate lo scorso anno, sono state scelte dodici storie. Dodici i racconti di questo film documentario immaginato, fortemente voluto, costruito giorno dopo giorno grazie all’interesse, all’ascolto, allo scambio. Dentro un Perimetro di collaborazioni virtuose. Il focus del film è proprio su queste storie, non sui fotografi. Quelle che, messe insieme, a livello cinematografico compongono un affresco di tutti i temi che Perimetro vuole raccontare. “Milano è un città complessa, di quelle che ti risucchiano vorticosamente e ti tolgono il respiro. Una città in cui succedono anche molte cose. Belle. E ci sono persone. Che mettono in circolo energia e idee.” Una città piena di fermento, sotto quella patina grigia e argentata che può confondere, ingannare. Che se rimani lì, a quel …

Alta|lena

Ovvero: in preda alle vertigini, mangiarsi le farfalle nello stomaco e volare ancora più in alto. La guardi e pensi che forse dovresti ignorarla. Fai finta di niente, passa oltre, non pensarci. Vattene altrove, fatti un giro, chiama qualcuno. Invece no, te ne stai lì a fissarla. Tanto lo sai come andrà a finire, vero? Che l’altalena è una di quelle cose che guardi e sembra divertente. Nel bel mezzo di un parco, giochi. Sali, oscilli e forte. più forte che sali in alto alto alto più su. Fammi toccare il cielo con un dito, ché la scarpetta l’ho smarrita alla festa e ora ho il piede nudo e sento l’aria fredda tra le dita. Oh, il cielo. Chissà cosa si prova a toccare veramente il cielo con dito. Io che cammino con i piedi sempre per terra ogni tanto mi perdo e non me lo ricordo.  L’altalena è una di quelle cose che dovrebbe farmi divertire. Quella sensazione di euforica leggerezza, le farfalle nello stomaco e i capelli che volano nell’aria e tu ridi, …

Ti do la mia parola – Eleonora Sabet e gli autoritratti scritti a mano

In un momento come questo, (s)travolti come siamo dall’emergenza Covid-19, più o meno tutti cerchiamo istintivamente un appiglio, un diversivo, una distrazione. Non possiamo guardare altrove. Fare finta di nulla. In un momento così assurdo e surreale, possiamo provare a distrarci per un po’, però ecco, torniamo necessariamente allo stesso punto. Dannatamente semplice e spietato. Quello che siamo. Presi come siamo solitamente dalla quotidianità, dagli affetti, dai valori, da tutte le cose di cui è fatta la nostra vita. Anche le più frivole. Le nostre. Che non sono sparite, sono solo sospese. Rimandate. A data da destinarsi. Ci ostiniamo a trovare una distrazione per non pensare a quanto sia innaturale questa cattività formale. Siamo costretti a fermarci, senza più vagare altrove. Lontano dal centro. Che siamo noi. Ed è quello che possiamo fare, guardare.  Non ho più scuse. La leggo su una fotografia, questa frase. Scritta a mano, su un ritratto in bianco e nero. Tanto semplice quanto diretto, immediato. Onesto. Mi fa riflettere. Mi incuriosisce. Fa parte di “Quarantine Project”, l’ultimo progetto artistico di …

YOUniverse s2: l’eterno presente di Lulù Withheld.

YOUniverse, un progetto di Lulù Withheld. In mostra fino al 4 novembre a Paratissima, Torino.   Feeling different. L’invito dell’ultima edizione di Paratissima è quello di mettere in scena il cambiamento, l’evoluzione, quel senso di straniamento, l’altro da sé che muta e si manifesta e risveglia nuove consapevolezze. Sensazioni che diventano materia, “risultato di un’esperienza catartica alla scoperta di sé, in cui il creare diventa l’unico modo per mettersi veramente a nudo“.  Ludovica Romano e Gabriele Pantaleo, i curatori del progetto “Mettersi a nudo” inserito nella sezione N.I.C.E., New Indipendent Curatorial Experience di Paratissima, hanno selezionato diversi approcci alla ricerca dell’identità. Quello di Lulù Withheld è tra questi, qui, a Torino. Lulù Withheld e il suo mondo fatto di racconti per immagini. Quasi sempre fuori fuoco, le sue. Rarefatte e sfuggenti come la sua natura, drammatiche e piene di poesia.  Qui a Paratissima con un dittico, un’installazione claustrofobica con cui si interroga sul senso del sé – vero o presunto – sulla percezione alterata e distorta della presenza, la non-esperienza, la ricerca spasmodica del riconoscimento …

Quella di Perimetro è una “Milano come non l’avete mai vista”.

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Milano è un città complessa, di quelle che ti risucchiano vorticosamente e ti tolgono il respiro. Un città viva in cui succedono anche molte cose. Belle. E ci sono persone. Che mettono in circolo energia e idee.  Perimetro è un progetto che nasce con l’intento di raccontare proprio questa Milano con un linguaggio contemporaneo, attraverso gli scatti di giovani talentuosi fotografi.  I loro sguardi vagano e si fermano creando racconti belli, quelli che hai proprio voglia di scoprire, e ci vedi i colori, le crepe, le cicatrici, la bellezza complessa e fragile di una città composta da mille diverse sfaccettature. Come i volti che sono stati immortalati per la campagna di lancio: centotrentasette personaggi tra i più rappresentativi della Milano di oggi, di quelli che muovono l’energia. Tutti centotrentasette con gli occhi chiusi, in attesa di trovare una Milano come non l’avete mai vista. Perimetro è tutto questo. E come un rituale di connessione, inizia con una festa. A Milano, lo scorso 25 ottobre. E per l’occasione, di gente ce n’è davvero tanta e bella. Con …

Sono alla fine del mondo e ti aspetto – L’amore (in)compiuto nelle foto di Lulù Withheld e Carver77.

“Metti insieme due persone che insieme non sono mai state; a volte il mondo cambia, a volte no. Può darsi che si schiantino e prendano fuoco, o prendano fuoco e poi si schiantino. Ma a volte, invece, ne nasce qualcosa di nuovo, e allora il mondo cambia”. Sono alla fine del mondo. E ti aspetto. è un progetto fotografico di Lulù Withheld e Carver77, presentato all’edizione bolognese di Paratissima, la scorsa primavera. Una serie di fotografie, fotogrammi che si dispiegano uno dopo l’altro a creare un racconto di suggestioni vagamente oniriche, perse nei toni cupi e rarefatti del rosso e del blu. Due individui, Lulù e Carver, che si sono trovati una notte di pioggia e, mescolando insieme loro immagini e parole, sono riusciti a creare un racconto intimo, passionale e intenso come solo certe storie nell’oscurità possono essere. Una storia d’amore. Una possibile, tra le cose perdute. Insieme delineano un percorso che non è solo visivo. Non più. Si guardano senza incontrarsi, si sfiorano senza toccarsi e le parole corrono veloci sullo schermo opalescente che …

Libro Rotto: intervista a Luca Buoncristiano.

Libro Rotto: intervista a Luca Buoncristiano.

      “Lasciate che mi presenti. Sono Rotto, Joe Rotto un tipo ricco e di classe, piacere di conoscervi”. Eccolo, dunque: dopo anni di apparizioni illustrate e caustiche sentenze, Joe Rotto prende fiato, parola e tutta la scena esplodendo nelle 258 pagine del Libro Rotto di Luca Buoncristiano, romanzo edito da El Doctor Sax Beat & Books di Gabriele Nero. E il piacere, davvero, è tutto nostro. Uno spacciatore di peccati, un dandy nichilista, un manipolatore, un facilitatore. Impeccabile, Joe Rotto non si scompone mai. Piuttosto ricompone i pezzi di un collage pop straordinario, un irresistibile baraccone di ballerine e nani, attori e cantanti celebri masticati e restituiti al pubblico sotto forma di psichedeliche storie umane-troppo-umane che incalzano e disturbano e fanno ridere e fanno riflettere. Parecchio. Carne, nevrosi, dipendenze, ossessioni, omaggi, citazioni, illustrazioni: dentro c’è tutto e tutto risucchia e trascina beatamente tra le infinite le pieghe di questo straordinario mondo Rotto. Non resta che seguirlo sulla sua cattiva strada fino all’orlo del precipizio e godersi il potente, surreale panorama che Joe Rotto generosamente offre. …

Cotto al dente: Dido Fontana a Miami

utter Gallery, Miami. Ecco dove dovresti essere. A un grande evento, in un luogo spettacolare, con gente intorno che si agita, si infiamma e sorride, gente che ama l’arte e per questo davvero se la gode, in modo non convenzionale. E la musica che tiene il ritmo di Churned, un evento nell’evento — straordinario — diventato ormai un appuntamento imperdibile ogni anno a Miami per l’apertura di Art Basel, fiera internazionale d’arte contemporanea, trasformando la settimana in un mega evento culturale denso e dinamico che esprime stili e tendenze fortemente innovative. Ecco dov’è Dido Fontana. Lì, a Miami. Pronto giusto un attimo prima di quello che indicano le istruzioni (cit.), già il 5 novembre scorso ha inaugurato alla Butter Gallery la sua personale Cotto al dente, frutto di un’in-solita illuminata collaborazione tra Golab Agency, BeArt e Prixartprinting. Gigantesco, Dido Fontana. L’installazione, al solito, sorprendente. Innamorato com’è delle persone e della realtà così com’è, le mette in bella mostra dilatando lo spazio, prendendone quando più possibile, celebrandone sfacciatamente la bellezza. L’esposizione occupa totalmente le pareti della galleria ed è frutto …