“Fuck Me” – by Josh Kern

“Fuck Me” – by Josh Kern

 

200 pagine di fotografie e appunti

Qualche tempo fa mi sono imbattuta in un autoritratto allo specchio di questo giovane e talentuoso fotografo tedesco.

Josh Kern - self-portrait

© Josh Kern – self-portrait

La foto, in sé e per sé, è molto simile a tante altre che si vedono in giro. Ma poi si guardano le altre sue foto. E ci si accorge che tutte (o quasi) compongono un diario, visivo, di un ex-adolescente che piano sta entrando nell’età adulta. Nelle altre foto ci sono i suoi amici di sempre, la sua fidanzata (o almeno credo), i suoi momenti in bilico di quell’età incerta. Sperduta e arrogante. Ma più di ogni altra cosa, nelle sue foto, ci sono i sentimenti. C’è il suo punto di vista, a volte vulnerabile a volte cazzone. C’è lui, con tutta la sua passione quella che si ha in quel momento preciso della propria vita, che racconta per filo e per segno gli attimi, i suoi, quelli che alla fine sommati uno dopo l’altro compongono le esistenze. Non sono attimi significativi, presi uno per uno. Non lo sono mai, gli attimi. Ma se “unisci i puntini” ti ritrovi davanti un lunghissimo affresco che è la giovinezza, amara acerba violenta fuori di testa innamorata. C’è una grazia nascosta dietro il ruvido della grana. Ci sono quei sorrisi dopo i pianti. Le fragilità nascoste di quel momento e di quello soltanto. Del viaggio unico e irripetibile che è la giovinezza.
E Josh racconta la sua. E ci racconta che mediante la fotografia è riuscito a uscire dal groviglio dei pensieri della sua testa, quel groviglio che le persone timide conoscono fin troppo bene. Così vicino a quello che sento anche io, tipo tutte le volte. Quel groviglio pazzesco che ti paralizza che ti blocca che ti annienta. Ma lui sa, nonostante sia così giovane, che l’arte è un mezzo potente. E lui usa la sua arte al meglio delle sue possibilità. Regalandoci una visione, inaspettata e incredula. E bellissima.

Noi di Casa di Ringhiera questo librino l’abbiamo preordinato.
Non potevamo non supportare l’arte Fuck me e l’artista Josh Kern.

"Fuck Me" - by Josh Kern

© Josh Kern

"Fuck Me" - by Josh Kern

© Josh Kern

"Fuck Me" - by Josh Kern

© Josh Kern

Riporto qui sotto le sue parole, quelle del suo progetto. Josh scrive:

“Scrivere questa descrizione è stata durissima, per me. Voglio dire, so esattamente di cosa parla il mio lavoro, il mio progetto, e potrei parlarne facilmente per ore, anzi per sempre.

Ma il “problema” è che non so in che modo possano vederlo le altre persone. Tipo le persone che ammiro. O tipo alcuni fotografi ai quali mi ispiro, o i miei professori che vorrei stupire un casino o i miei compagni di scuola ai quali, in qualche maniera, io forse devo sembrare davvero diverso.

È che mi piacerebbe solo essere visto come un vero fotografo che fa il suo lavoro seriamente. Ma non lo sono. E continuo a considerare il mio lavoro come una sorta di lavoro egoista e narcisista. E sebbene a volte vorrei che non fosse così, in realtà lo è ancora.

Così ho deciso che mi limiterò a seguire me stesso, a conoscermi e ad affrontarmi, nel modo più onesto e sincero di cui sono capace.

Scopami, amami, fraintendimi. Hai il diritto di fare tutto ciò che vuoi con le mie parole. Alla fine, non me ne importa nemmeno perché io lo farò comunque. E l’unica cosa che rimane sotto il mio controllo è questo: rimanere fedele a me stesso e poterlo condividere con voi.

"Fuck Me" - by Josh Kern

© Josh Kern

"Fuck Me" - by Josh Kern

This is one of my favorite photos I’ve ever taken because for me, it truly shows a moment of ecstasy. Turning moments like these into something I can hold in my hands, something I can share, is and probably will always be my main motivation.

"Fuck Me" - by Josh Kern

@ Josh Kern

"Fuck Me" - by Josh Kern

Naomi on the train shot on diafilm <3


Documentare il mondo intorno a me è diventata come un’ossessione. Mi portavo la mia macchina fotografica ovunque e in qualche maniera è diventata parte di me.

Mi ha permesso di non essere più così timido e mi ha dato la capacità di mostrare in che modo percepisco la vita, che è un sentire bello e intenso. Ho trovato qualcosa, che è la fotografia,  attraverso la quale io possa esprimere spudoratamente ciò che sento, la mia visione critica sulla mia generazione e su me stesso e il mio amore per la vita, in generale.

Quando avevo 18 anni, ero così intrappolato nella mia mente, preoccupato di ciò che le altre persone potessero pensare e costantemente terrorizzato dall’idea di un loro rifiuto. Ho sempre pensato che ci fosse qualcosa di molto, molto sbagliato in me e ho impiegato così tante energie per nascondere questa cosa, anche se non avevo idea di cosa fosse esattamente. Ed è pazzesco lo so, ma per esempio andare a una cena in famiglia o anche a un giro in autobus dopo la scuola sono state alcune delle cose più spaventose che potessi immaginare. Tipo una volta, stavo aspettando a una fermata dell’autobus e qualcuno si è avvicinato a me, forse voleva chiedermi che ora fosse o a che ora passasse il bus, e io sono svenuto e mi sono ritrovato per terra pochi minuti dopo.

Non lo sto dicendo perché voglio essere compatito o altro, ma solo per spiegare. Perché l’unica cosa che ha reso migliore tutto questo per me è stato cercare questi momenti esatti e attraversarli, essere chiaro e raccontare di questa mia confusione e delle mie paure. Permettere a me stesso di essere guardato e visto dagli altri attraverso i miei taccuini – per quanto casinista e fragile io sia – ha cambiato tutto per me. Ed è l’unico motivo per cui sono in grado di scriverne oggi.

Condividendo queste cose mi sono reso conto che, non solo ci sono così tante altre persone che sentivano esattamente le stesse cose che sentivo io, ma che a tutti gli altri non gliene fregava nulla. Ed è stata la cosa migliore che io potessi fare.

"Fuck Me" - by Josh Kern

© Josh Kern

"Fuck Me" - by Josh Kern

© Josh Kern

"Fuck Me" - by Josh Kern

Ive struggled a bit to pick a photo for this category, because for me, there is no difference between a bad decision and a story worth telling. But when I think about it this night was really a bad decision. I took this shot of my friend Aston on Heiligabnd and it was one of the craziest nights I ever had. But I missed the family dinner because I was completely gone the next two days. I mean Its still a story worth telling but I would have rather had dinner with my fam than being fucked up for three days.

"Fuck Me" - by Josh Kern

I took this shot a a few years ago and everytime I come across it I feel so many different things. I think about the irony of finding comfort in your pain, I think about all my friends and how close we were, I think about the band jesus and the mary chain, I think of how helpless you feel and how much it hurts to see the people around you suffer and how badly you want to crawl inside of them in order to help them to get along, always being reminded of that border that seperates you. You can speak some words, you can take some pictures, but you cant get through their skin. And despite of everything, still being thankful for that exact loneliness because its the only reason why we are torn to each other.

"Fuck Me" - by Josh Kern

© Josh Kern

"Fuck Me" - by Josh Kern

These are Katy and Jonah, two of my best friends. In my eyes, they are the perfect couple. I’m so thankful that I get the chance to capture intimite moments like these.


Quando mi è venuta in mente l’idea di un libro,  volevo che fosse accessibile a tutti quelli che mi circondavano. Mi sono ripromesso di non vendere una copia per più di 20 Euro.

Ma se io stampassi solo un libro alla volta, il suo prezzo sarebbe intorno ai 175 Euro.

E questo è il motivo per cui ho bisogno di te come sostenitore.

Kickstarter Campaign: http://kck.st/2IWHF1s

Più copie ne stampo, meno costano ciascuna.

E ho bisogno di raccogliere abbastanza soldi per stampare almeno 300 copie al fine di rendere questo libro disponibile per 20 Euro.

"Fuck Me" - by Josh Kern

“Fuck Me” – by Josh Kern

"Fuck Me" - by Josh Kern

“Fuck Me” – by Josh Kern

"Fuck Me" - by Josh Kern

“Fuck Me” – by Josh Kern

"Fuck Me" - by Josh Kern

“Fuck Me” – by Josh Kern


Il mio libro ha trovato i fondi necessari.

È pazzesco. Abbiamo raggiunto il tetto in soli sei giorni. A essere sincero non credevo che potesse andare davvero così bene come è andata. E ancora non riesco a crederci, che il mio libro verrà stampato per davvero. Forse ho solo bisogno di un paio di giorni per riprendermi… ma in ogni caso ho bisogno di ringraziarvi. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza di voi. Ho tipo pianto di gioia quando ho aperto la mail di Kickstarter stamattina, e di sicuro non so se mi risuccederà nei prossimi 10 anni. Grazie davvero di cuore, a tutti.

Comunque si possono ancora preordinare i libri su Kickstarter finché la campagna non sarà finita. Utilizzerò tutti i fondi extra per stamparne più copie.

Grazie, grazie, grazie”.

[Josh Kern – https://www.kernjosh.com]

"Fuck Me" - by Josh Kern

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"Fuck Me" - by Josh Kern

“Fuck Me” – by Josh Kern

 

"Fuck Me" - by Josh Kern

© Josh Kern

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