di William Dollace
Hai scoperto la montagna.
Scoperchiato metri di altitudine, vigilato sulle rocce, oltrepassato le ringhiere di legno.
Le mucche, le capre, ti guardano con beata indifferenza.
Sei un passante, non un colpo vincente, per loro.
Hai scoperto la montagna e la montagna ha scoperchiato te.
Lassù dubbi, paure, preoccupazioni, intrusioni, scompaiono a vista d’occhio, insegnandoti l’umiltà, il capo chino e poi aperto a un cielo a cielo aperto, insegnandoti a seguire il sentiero, a salutare chi incroci, un codice di educazione che trovi ormai soltanto lì, fra le rocce, sulla polvere e fra i rododendri.
Hai fissato il mare, ma una volta entrato in acqua, ti sei bagnato di pensieri, ti sei asciugato al sole, sporcato di sabbia e crema, il mare è rimasto, l’abbronzatura se n’è andata.
Invece in montagna, hai fissato i sassi da tremila metri, le croci in cima a sancire non solo la cima, ma l’inizio della via del ritorno, annusato il legno invecchiato dei tavoli all’aperto, rimodellato zone di silenzio e di caccia ai simboli, ti sei informato sulle specie presenti, hai fatto i conti con i minuti di percorrenza, ti sei legato le scarpe.
Lo zaino ti ha insegnato la previdenza, le scarpe la prudenza, la montagna ti accoglie ma non ti perdona, il suo buio è freddo e intenso, la sua nebbia è totale, il tuo senso d’orientamento è legato a segni che devi per forza cercare, e trovare.
Valli intere di piante autoctone, fiori rispettati, piedi che tentano scalate, climbers in arrampicata, una tensione in combattimento con la gravità.
C’è una cultura che ti insegna a vivere con il coltello a dieci lame, in montagna, con il maglione, con l’acqua che non deve mancare, con il sole che non ti deve bruciare.
La montagna è insegnamento. Freschezza. Durezza. Bellezza.
Amala e potrai scoprirne i profumi, farti lasciare sui prati in attesa di una marmotta, abbracciare steccati, leggere sulle rocce con in bocca un filo d’erba con la sua anima più verde.
Da lì parte il mondo, e poi ritorna, e tu con lui.
Ricordati l’equipaggiamento.
E un cuore pronto.
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