Dance There Upon The Shore: tra ossessioni e certezze
“La paura è la coscienza del nulla”. Questa è la scritta che per prima appare nel video musicale di Dance There Upon The Shore, apparso in anteprima su XL Repubblica e primo singolo estratto dal LP Empty Space di Lemon Lights, che ho ascoltato ed apprezzato. La prima impressione è quella di un suono pulito, elegante e cupo. Il concetto che da il nome al LP non è un caso. Uno spazio vuoto da riempire con idee che si trasformano in musica, quelle del giovanissimo producer romano. In Instant, brano di apertura del LP, troviamo da un lato la continuità e dall’altro il caos, scatenato sempre da sonorità mai scontate. In Forgetting Human Words c’è un sound inizialmente ovattato e quasi onirico, che ben presto si lancia nel ritmo serrato dei beat, per sprofondare negli ultimi secondi di nuovo in un sound che pare un sogno. In I will follow ciò che cattura più l’attenzione è la sensazione di ascoltare un paio di forbici che tagliano in modo compulsivo per tutta la durata del brano, che nelle sonorità ricorda vagamente Idioteque dei Radiohead. Lo stesso Dance There Upon The …