I piaceri della censura
Nel corso degli anni la censura ha cambiato faccia diverse volte. Il legislatore ha pian piano fatto finta di allentare la presa, concedendo spazio a qualsiasi cosa lo richiedesse. Una mossa astuta, visto quello che accade al giorno d’oggi. Ai giornali si consente di pubblicare articoli scomodi — quei pochi che in Italia ancora lo fanno –, ma qualora non dovesse piacere alla persona interessata si può avviare un procedimento giudiziario, per la gioia degli avvocati e dei giornali stessi. Nell’ultimo periodo, osservando la serie di avvenimenti che ci riguardano da vicino — chi in maniera diretta e chi in maniera indiretta — mi chiedo cosa mai avrebbe provocato la pubblicazione di tale opera nei confronti dell’opinione pubblica. Qualcuno potrebbe citarmi l’esempio delle sfumature, ma su di esse abbiamo già espresso il nostro giudizio. Evitiamo di ripeterci all’ennesima potenza su un fenomeno che è stato indagato sotto molteplici aspetti, da quelle psicologico a quello sociologico. Chiunque si è scomodato pur di esprimere la sua opinione in merito alla serie di libri, al film e a quello che ne è conseguito. Ho pensato …