“4321” di Paul Auster
“E così nacque Ferguson, e per diversi secondi, una volta uscito dal corpo di sua madre, fu l’essere umano più giovane sulla faccia della terra”. Questa frase che si trova nelle prime pagine di 4321 di Paul Auster è, secondo me, l’essenza del romanzo, il cuore pulsante di Archie Ferguson intorno al quale gravita l’intera narrazione. Non è un romanzo lineare e all’inizio chi legge sente quasi il bisogno di una mappa per orientarsi nelle quattro possibili vite di Ferguson. Il destino che lo aspetta, quello che diventerà o che potrebbe diventare dipende da un evento o più eventi che cambiano il corso della sua esistenza. Quella manciata di secondi, che fanno di Ferguson l’essere umano più giovane sulla faccia della terra, vanno via veloci mentre inizia il conto alla rovescia dei giorni che gli restano da vivere. È solo in quell’istante che Ferguson è vivo, superato quello è già tutto finito o quasi. 4321 è dunque il countdown di Archie Ferguson ma anche “[…] una parabola del destino umano e degli infiniti bivi che …