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“4321” di Paul Auster

Casa di Ringhiera - "4321" di Paul Auster

“E così nacque Ferguson, e per diversi secondi, una volta uscito dal corpo di sua madre, fu l’essere umano più giovane sulla faccia della terra”. Questa frase che si trova nelle prime pagine di 4321 di Paul Auster è, secondo me, l’essenza del romanzo, il cuore pulsante di Archie Ferguson intorno al quale gravita l’intera narrazione. Non è un romanzo lineare e all’inizio chi legge sente quasi il bisogno di una mappa per orientarsi nelle quattro possibili vite di Ferguson. Il destino che lo aspetta, quello che diventerà o che potrebbe diventare dipende da un evento o più eventi che cambiano il corso della sua esistenza. Quella manciata di secondi, che fanno di Ferguson l’essere umano più giovane sulla faccia della terra, vanno via veloci mentre inizia il conto alla rovescia dei giorni che gli restano da vivere. È solo in quell’istante che Ferguson è vivo, superato quello è già tutto finito o quasi. 4321 è dunque il countdown di Archie Ferguson ma anche “[…] una parabola del destino umano e degli infiniti bivi che …

George Saunders, Pastoralia e il coraggio di riscattarsi

Riuscire ad imporsi, quando non si ha la benché minima idea di come si faccia, può risultare estremamente impegnativo. Per di più l’ostacolo da abbattere è una sorella che non si riesce a mettere fuori di casa, dandole una valida motivazione che la porti oltre la porta di ingresso una volta per tutte. Sembrerebbe un gioco da ragazzi. Farsi prendere dalla rabbia e urlare a squarciagola come un matto fino a che il desiderio non prende la giusta forma, eppure ci sono momenti in cui non si è in grado di fare nulla del genere. L’unica salvezza che sembra profilarsi è quella di restare inerme e far finta di star bene quando invece non c’è alcun valido motivo. Questa è la storia che salta fuori da Winky, racconto di George Saunders contenuto nella celeberrima raccolta Pastoralia, pubblicata in Italia prima da Einaudi nel 2001, con la traduzione di Cristiana Mennella, e poi riedita da Minimum Fax nel 2014. La traduzione è rimasta invariata. Winky è una sorella che, nonostante le circostanze, vive ancora con suo fratello Neil. …

Let’s call the whole thing translation — Intervista a Marco Rossari

Quando leggete (un libro a caso) La Certosa di Parma e riflettete sulla storia, sulla forza dei personaggi, sulle loro azioni e parole, chi state davvero giudicando? Sono ormai sette anni che studio teorie di traduzione e da poco ho cominciato a metterle in pratica, riscontrandole nei testi che umilmente traduco. Tra le diverse pippe mentali che mi faccio dato il mio interesse per la traduzione — e come me tanti altri che se ne occupano — penso ai meriti, alle colpe, allo scrittore, al traduttore, all’editore e a tante altre spinose faccende. Insomma, mi pongo un sacco di problemi, sbattendo poi il muso sempre contro il solito muro: posso ancora accettare il binomio traduttore-traditore? Chi bisogna preservare nella traduzione? E’ giusto che un contesto culturale venga lasciato nel suo involucro o il traduttore italiano può permettersi il lusso di tradurre lo slang americano col dialetto romano? Io la metto sul piano della libertà e i puristi sicuramente storceranno il naso, facendosi difensori della fazione “parola per parola”. Ma esiste davvero un modo giusto per tradurre? Di tutti questi miei personalissimi quesiti …

L’avanzata del racconto

In Italia il racconto, inteso come genere letterario, ha qualche difficoltà a venir fuori dalle zone di penombra in cui risiede. Su di esso si sprecano sempre le solite parole: “non attira”, “è il risultato di uno sforzo minore dell’autore”, “è troppo sintetico”, “non mi piace la forma breve, la detesto”. Queste sono solo alcune delle frasi che si sentono dire — che compaiono sulle bacheche dei vari social network — in merito alla forma espressiva attraverso cui, ad esempio, Raymond Carver ha costruito la sua immensa opera — evitando di dimenticare l’altro suo mezzo, la poesia. Oltre i confini del nostro mercato editoriale, il racconto trova sempre la strada spianata. Gli esempi statunitensi avvalorano questo dato che si cerca insistentemente di eguagliare — senza contare che è la lettura, intesa come intrattenimento, a navigare in cattive acque. Le raccolte invadono gli scaffali delle librerie per poi sistemarsi comodamente nelle case dei lettori. Se il periodo che stiamo attraversando è abitato da mutazioni di ogni genere, la cosa giusta da fare è non lasciarsi prendere dalla delusione e continuare a credere in quello …

Ieri — Agota Kristof: quando l’inconscio resta nell’ombra.

Ieri (Einaudi 2012, traduzione di Marco Lodoli, pp. 99), romanzo che si situa a metà dell’opera di Agota Kristof, può essere definito come la storia di un amore impossibile. Il tempo della narrazione è diviso in due parti: una nel presente e l’altra nel passato, il tutto armoniosamente interrotto da intermezzi onirici. La storia è quella di Tobias/Sandor, figlio della prostituta del villaggio, che nel presente conduce una vita tutta rivolta al passato. Attende Line, inventa storie sulla sua infanzia e nel frattempo le sue giornate si svolgono tutte allo stesso modo, definendo quello che Agota Kristof chiama “la corsa imbecille”. L’attesa della donna un giorno si conclude. Per un fortuito caso Line torna nella sua vita e Tobias/Sandor riacquista le speranze. Il romanzo è un continuo rincorrersi e cercarsi dei due protagonisti che pur provando dei sentimenti l’uno per l’altra, non vivranno mai sulla stessa lunghezza d’onda. Narrazioni secondarie, tutte da scoprire e gustare, non mancano in questo piccolo capolavoro di letteratura francofona. Lo stile, puramente Kristof, è tagliente, secco, glaciale, come la lama affilata …

In uscita un Philip Roth “scatenato”

Esce oggi nelle librerie Roth scatenato. Uno scrittore e i suoi libri per Einaudi (traduzione di Anna Rusconi, pp. 424). Claudia Roth Pierpont, l’autrice di questa biografia sul grande scrittore americano, ha deciso di racchiudere in questo testo il resoconto di un’amicizia decennale con lo stesso Philip Roth — non preoccupatevi, tra i due non c’è alcun grado di parentela. Nota firma del giornalismo americano, nonché docente universitaria alla Columbia, l’autrice ha deciso di raccogliere in quest’opera le interviste, le conversazioni e i saggi, mirando alla costruzione di una storia ben solida dell’autore del famosissimo Complaint. Una collaborazione tra i due che ha portato alla raccolta di dati, documenti e fatti realmente accaduti, che consentono di comprendere quanto la sfera privata di un’esistenza abbia influenzato quella letteraria di un uomo del suo spessore. Tra i tanti dubbi che assalgono i lettori più affezionati a Philip Roth, ad oggi, questa pubblicazione risulta essere un raro gioiello da avere a tutti i costi tra gli scaffali della propria biblioteca, magari proprio nella sezione a lui dedicata — ammesso che qualcuno l’abbia mai creata. Negli …