Ho te: l’intimità di un diario fotografico
Lo scorso 17 ottobre, presso la Chourmo EnoLibreria di Parma, è stato presentato Ho te, progetto fotografico di Alessandra Pace e Fausto Serafini. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 14 novembre. Un uomo è seduto sopra un divano rosso con dei dettagli chiari, quasi dorati. Poggia la sua mano sinistra sulla gamba di una donna seduta proprio sul poggiatesta. I due sono quasi uno parallelo all’altra, come se tutto fosse il frutto di un calcolo effettuato con estrema precisione. Dall’esterno della stanza proviene una fascio di luce che investe entrambi con un bagliore arancione — il volto di lui e gran parte del corpo di lei. Sulla parete si intravedono delle cornici che conservano foto e dipinti. Una pianta — forse una Kenzia — sembra voler invadere il campo, ma rimane timidamente sullo sfondo bianco. Non c’è alcun componente di questa immagine che sia fuori posto. Tutto rispetta la sacralità dello scatto della macchina fotografica. Ci si applica nello scegliere l’istante giusto e il gioco è fatto. Osservando attentamente l’immagine sopra descritta mi viene spontaneo associarla ad una di quelle situazioni carveriane che tanto irrompono nelle pagine …