New York, I love you but you’re bringing me down
A volte nella vita ci sono delle coincidenze che s’incatenano e danno vita a situazioni che non avresti mai immaginato, oppure ti fanno incontrare gente che non avresti mai pensato di conoscere, o ancora capita che il tuo relatore sbagli il titolo del libro che ti ha consigliato di inserire nella tua tesi di laurea. È così che sono venuta a conoscenza di Manhattan Transfer di quel gran genio di John Dos Passos. Per essere un libro del 1925, dire che è avanti è riduttivo. In quel periodo, i libri di letteratura inglese lo insegnano a gran voce, il Modernismo era la corrente protagonista della scena letteraria. Si tratta comunque dei primi decenni del nuovo secolo. Il grande Novecento era cominciato con quel grande lavoro tutto filosofico e per nulla scientifico che è L’interpretazione dei sogni di Freud. Le certezze del pomposo secolo precedente, tra la caduta dell’Impero asburgico e la fine dell’età vittoriana con la morte dell’omonima regina nel 1901, erano crollate come un castello di sabbia e avevano lasciato solo un gran cumulo di polvere e molta …