Ghosting
Avevo un’amica. Che mi ha lasciato a piedi. Così da un giorno all’altro, sparita. E no, non è morta. È viva e sta bene. Avere a che fare con il Ghosting nell’età del proprio tramonto fa quasi sorridere. Non essendo quelli della mia generazione nati nell’era digitale. Fa ridere, giuro. Vedere gli adulti alle prese con una pantomima (dei poveri) circa i loro figli. Ah, per chi non lo sapesse, il ghosting è l’equivalente del nostro sparire silenziosamente all’alba senza lasciare il numero di telefono al tizio/a con cui eravamo finiti a letto. Scherzo. Non è così, cioè non solo così. Ha un senso più ampio, ghosting è diventare un fantasma nella vita degli altri. Sparire. Non rispondere più. Diventare invisibile. Morire tipo agli altri. Certo, a parole è come una passeggiata. A parole, quasi tutto lo è. Ma provateci voi a restare improvvisamente monchi di un amico di un’amica così, senza che vi venga portato via dalla morte. Non sto scherzando. Perché restare senza qualcuno a cui hai voluto bene fa schifissimo, no? Cioè …