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La mattina è un ritaglio di cielo azzurro

mattina

  Il momento della giornata che preferisco è la mattina. Non lo era, fino a qualche settimana fa, quando la passavo a dormire per isolarmi dal caos esterno, dalle scadenze impellenti auto-inflittemi e dagli impegni incollati a una sedia. Ora la mattina è un ritaglio di cielo, un ritaglio di tempo per assaporare il mondo fuori casa, incorniciato dai muri di casa. Dal balcone della camera dei mie genitori, la luce del sole dora le pareti gialle, l’aria fresca è brezza, entra il suono degli uccellini risvegliatisi dal torpore invernale. Mai come quest’anno, la primavera è un inno alla vita, quella vita che tanto è cambiata e per certi versi migliorata. Riesco a gustare l’istante lento di ogni secondo, come i raggi caldi che mi accarezzano profumati mentre sono sdraiata sulle piastrelle lignee della stanza. Mi sento come la bionda Melisande di Debussy, fuggita da un paese lontano e dimentica del suo passato. L’unica delle vecchie abitudine rimaste è la musica. Non mancano i Tame Impala a farmi da colonna sonora nella testa, ora con …

Hope. Speranza.

Hope. Speranza.

Poi l’alba. Ancora.I pianti. Ancora.Trattenuti. Esplosi. Trattenuti.La rabbia. Ovunque.L’incertezza più di ogni altra cosa. La vedi.Riesci a vederla? Giorni cheSaranno come le finestre aperte chiuse aperte di fronte.La musica. Anche. Di fronte. Come la vita che passa, di fronte.Ma anche quei pianti purtroppo, che intendo. Saranno come la notte a fumare da soli guardando le stelle che non si vedono in città le stelle. Ma qui dove sto io in questo angolo di città è pieno di stelle. Le puoi toccare le stelle se chiudi gli occhi, dappertutto certo. Puoi farlo. E poi dopoSaranno come fuochi d’artificio.Belli come non se ne vedevano da tempo.Ma Saranno anche questo singhiozzare che resta.Questa tristezza, che resta.E il silenzio. Che resta.Lo senti? È ovunque. Ma infinesaranno come la vita che torna. Diversa, ma torna. Torna sempre la vita.Lo sai, no? Si chiama Speranza. (E no, non è il Ministro). And then the dawn. Again.The crying. Again.Withheld. Exploded. Withheld.Rage. Everywhere.Uncertainly, more than anything else. You see it. Can you see it? Daysthat will be as the windows, open and closed …

Per me eri Silent Hill

silent hill

Stamattina come ogni giorno dopo colazione ho guardato fuori dalla finestra, era una bella giornata. Di fronte casa mia c’è un piccolo parco, di solito la mattina c’è sempre gente che porta il cane a spasso o i bambini a giocare. Ci sono uno scivolo e un’altalena cigolante. A volte durante il pomeriggio mi viene voglia di scendere di casa brandendo lo Svitol come se fosse la spada di un cavaliere, mettendo tutti in salvo dal rumore molesto. Sono giorni però che sia lo scivolo che l’altalena sono avvolti, abbracciati oserei dire, da un nastro bianco e rosso. Durante le serate sono stata sempre affacciata a questa finestra, davanti a questo parco, come se fosse il mio schermo sul mondo. A volte di notte, quando cala la nebbia, penso sempre che somigli a Silent Hill. E dopo racconto di quella volta che, dopo aver guardato la prima mezz’ora di quel film, avevo chiuso la finestra di Windows Media Player e mi ero chiesta perché stessi continuando a guardare questa tizia che correva nella nebbia per …